Chi era Sara ?

Sara Moranduzzo è stata un’ elegante e vivacissima personalità della cultura regionale, alla quale ha dato il suo contributo collaborando con festival importanti quali Le Giornate del Cinema Muto e Pordenonelegge.it, scrivendo sulle pagine di cultura e spettacoli del Messaggero Veneto e del Piccolo, mettendo a disposizione la sua competenza e passione anche in molti altri campi. Sara Moranduzzo è morta il 26 gennaio 2012, dopo aver affrontato con grande coraggio e dignità la malattia che si era manifestata soltanto otto mesi prima.

Nata a Maniago nel 1964, laureata in architettura, aveva cominciato a collaborare con il “Corriere di Pordenone” prima e con il “Messaggero Veneto” e “Il Piccolo” poi. Poi nel 1995 l’incontro con Piero Colussi, oggi consigliere regionale e anima e allora presidente di Cinemazero. L’anno successivo viene assunta dall’associazione culturale per occuparsi di comunicazione. Il suo ruolo, però, cambia fin da subito: non si occupa solo dell’ufficio stampa, ma anche dei grandi eventi e diventa parte del direttivo. Appassionata di jazz, segue fin dai primi passi la nascita della Zerorchestra e collabora con le maggiori istituzioni culturali regionali. Poco dopo entra a far parte dello staff delle Giornate del Cinema muto. Una collaborazione che era più di un semplice lavoro, perché Sara era estremamente precisa e curava nei dettagli tutto ciò di cui si doveva occupare.

Nel 2001 l’ingresso nel gruppo di lavoro di Pordenonelegge.it, di cui diventa parte attiva. Nel 2004 si affaccia una nuova prospettiva: collaborare con Piero Colussi, nel frattempo divenuto consigliere regionale dei Cittadini per il Presidente, nel gruppo consiliare. All’interno della struttura Sara si occupa dell’ufficio stampa, ma anche dei convegni che la forza politica organizza in Friuli Venezia Giulia durante i cinque anni di mandato di Riccardo Illy. L’esperienza continua anche dopo le elezioni del 2008. Sara comincia anche a lavorare con numerose associazioni, tra cui il circolo Controtempo di Cormòns: da questa collaborazione nasce a Sacile l’iniziativa “Il volo del jazz”. Giornalista colta e raffinata, ha sempre continuato a scrivere per le pagine culturali dei più importanti quotidiani locali finché un’improvvisa e letale malattia, che lei ha affrontato a viso aperto, non l’ha strappata prematuramente alla vita nel 2012.